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Évariste Carpentier è stato un pittore belga. Dipinse scene storiche, di genere e paesaggi. Passò dall'accademismo iniziale al naturalismo, per poi approdare al luminismo impressionista. Fu professore e poi Direttore dell'Accademia di Belle Arti di Liegi. Nato in una famiglia di modesti agricoltori a Kuurne, un villaggio nei pressi di Courtrai, nelle Fiandre occidentali, Carpentier seguì dal 1861 dei corsi all'Accademia di Belle Arti di Courtrai. Nel 1864 fu ammesso all'Accademia Reale di Belle Arti di Anversa, dove seguì gli insegnamenti di Nicaise de Keyser dal 1864 al 1868. Allievo brillante, gli fu conferito il Premio di Eccellenza nel 1865, ciò che gli permise di avere uno studio privato all'interno dell'Accademia stessa. Nel 1872 Carpentier si stabilì ad Anversa e vi aprì il suo atelier personale. Produsse molte opere su commissione, che però non rivelavano la sua personalità artistica. Iniziò con soggetti religiosi, temi legati all'antichità e simili, e fu proprio nell'ambito della pittura storica che egli si fece soprattutto apprezzare: il quadro "Il disastro della Grande Russia" fu esposto al Circolo Artistico di Anversa ed ottenne un grande successo. Seguendo sempre il gusto accademico dell'epoca, Carpentier amava ritrarre anche animali da cortile e, più in generale, il fascino della vita campestre. Durante questo periodo Carpentier fece amicizia con gli altri allievi dell'Accademia, fra i quali vi erano Émile Claus, Théodore Verstraete, Frans Hens, Jan Van Beers e con loro si ritrovava spesso alle mostre organizzate dal Circolo artistico. Proprio Émile Claus occupò, dal 1874 al 1877, un angolo dello studio di Carpentier . Nel 1876 una vecchia ferita al ginocchio, che risaliva alla sua infanzia, generò una serie di complicazioni, al punto che i medici paventarono persino l'amputazione. Quando il dolore gli impedì di lavorare, Carpentier lasciò Anversa e tornò al suo paese natale, dove sua sorella lo curò amorosamente per tre anni. Su consiglio del medico, Carpentier lasciò Kuurne nel 1879 e si trasferì nel sud della Francia, al fine di accelerare la sua convalescenza. Un anno dopo, tornando nel nord, si fermò a Parigi, dove ritrovò il vecchio amico Jan Van Beers. Costui lo persuase a stabilirsi nella capitale e a dividere con lui lo studio. Carpentier accettò e prese a dipingere con realismo l'ambiente ovattato della borghesia parigina. Nel 1881 poté finalmente disfarsi delle stampelle e aprì un suo studio in Boulevard de Clichy, dove tornò a seguire la sua vecchia passione per la pittura storica. Le scene della Rivoluzione francese e gli episodi dell'insurrezione della Vandea furono le sue principali fonti di ispirazione. Avendo poi una predilezione per gli episodi drammatici, vi applicò tutta la sua affinata tecnica compositiva, cercando di rendere ancor più il carattere patetico degli episodi storici minori. Questa tendenza si può osservare in diverse sue opere come "Chouans in marcia" del 1883 o in "Madame Roland nella prigione di Sainte-Pélagie" del 1886. Queste tele gli procurarono successo presso il pubblico e le ordinazioni si susseguirono. Ma questo stesso successo costituì per Carpentier un impedimento alla sua scoperta della pittura "all'aria aperta". Il 1884 segnò una svolta veramente decisiva nella sua carriera. Carpentier si liberò infatti di ogni convenzione legata all'accademismo e trovò finalmente la sua strada. Di fatto fu la scoperta delle opere di Jules Bastien-Lepage che lo iniziò al "plenarismo" e fece sì che, passando per il movimento realista, egli traesse ispirazione dalla libera natura. Soggiornò allora per due stagioni a Saint-Pierre-lès-Nemours, presso la foresta di Fontainebleau, ma si fermò anche a Tréport e a Saint-Malo. Al suo ritorno in patria nel 1886 (abbandonerà definitivamente il suo atelier parigino nel 1890) Carpentier assistette alla diffusione dell'impressionismo attraverso diverse manifestazioni organizzate a Bruxelles dal Gruppo dei XX. Durante la sua lunga permanenza in Francia aveva già incontrato gli impressionisti, ma era stato contagiato dal naturalismo di Bastien-Lepage e di Jules Breton. Dopo il suo debutto come pittore all'aria aperta, la sua tavolozza si fece nettamente più chiara e la sua pennellata, in un impasto talvolta denso, divenne progressivamente più morbida. Sistematosi in Belgio, Carpentier continuò comunque a viaggiare. Dal 1886 al 1896 attraversò le campagne belghe e francesi, alla ricerca di sempre nuovi paesaggi. Con i suoi amici paesaggisti Franz Courtens e Joseph Coosemans , si recò di frequente nella regione di "Campine" nel sud del Belgio, ma anche in Bretagna, terra cui era particolarmente affezionato. Nel 1888 Carpentier sposò Jeanne Smaelen. Le nozze furono celebrate a Verviers e da questa unione nacquero cinque figli. . Nel 1890 la giovane coppia si stabilì nella provincia del Brabante Fiammingo, a Overijse, dove Carpentier dipinse la sua celebre "Donna che lava le rape", acquistata dal Museo di Arte Moderna di Liegi.
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